Presentato
alla 69° edizione del Festival del Cinema di Venezia, “The Master”
è finalmente uscito a Gennaio 2013 nelle sale italiane.
Finora
coloro che non lo avevano visto in anteprima a Venezia avevano
accettato l'idea generale che il contenuto della trama si sviluppasse
intorno alla figura di Ron Hubbard, il fondatore di Scientology.
Contrariamente, Anderson usa questo contesto solo per mostrare ciò
che più gli interessa: la complessità della psiche e dei rapporti
umani.
Il
quadro ha come sfondo gli albori della America Moderna, dove il giovane marinaio Freddie Quell vaga come un cane randagio,
portandosi dietro le ferite – esteriori e interiori – che la
guerra gli ha provocato.
Il suo volto è scalfito, il suo passo è claudicante, la sua mente toccata dalla pazzia, dove la violenza è l'unico modo di comunicazione con gli altri esseri umani. Siamo nell'America post-bellica, ma il ritratto di Freddie assume le forme di un povero errante durante il Medioevo.
Il suo volto è scalfito, il suo passo è claudicante, la sua mente toccata dalla pazzia, dove la violenza è l'unico modo di comunicazione con gli altri esseri umani. Siamo nell'America post-bellica, ma il ritratto di Freddie assume le forme di un povero errante durante il Medioevo.
Per
caso si imbatte in Lancaster Dodd, ideatore e Maestro di una nuova
forma di auto-medicazione delle menti, una sorta di spiritualità
fatta in casa, dove ipnosi e discesa nell'inconscio sono i mezzi per
portare alla luce ed espurgare tutti i mali incatenati da secoli
durante le varie reincarnazioni.
Il Maestro, dotato di una speciale capacità di fascinazione, si interessa parimenti a Freddie, prendendolo sotto la sua ala protettiva e facendone diventare il suo Allievo.
Il Maestro, dotato di una speciale capacità di fascinazione, si interessa parimenti a Freddie, prendendolo sotto la sua ala protettiva e facendone diventare il suo Allievo.
Pervaso
di un angosciante disagio, dovuto principalmente alla lacerante
performance di Joaquin Phoenix, “The Master” illustra tutta la
complessità dei rapporti umani, tra maestri ed alunni, padri e
figli, mariti e mogli, indicando quanto crudele può essere il mondo
se non si dispone di un proprio fermo pensiero.
Il
venditore di religione è il gigionesco, magistrale e immenso Philip
Seymour Hoffman, magnetico con i deboli e debole con la più forte,
incisiva, moglie interpretata da Amy Adams, la quale aggiunge una
straordinaria durezza e ambiguità al suo dolce volto di bambola.
Paul
Thomas Anderson confeziona un'opera spledida, dura e difficile, che
finora ha diviso pubblico e critica.
Aspettando il responso – non sempre corretto – dell'Accademy, auguro
Aspettando il responso – non sempre corretto – dell'Accademy, auguro
Buona
Visione
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