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giovedì 25 agosto 2011

MATCH POINT (by Woody Allen - 2005)


Nella mia precedente opinione su “Everyone says I love you” avevo anticipato il “compromesso” presente nei film di Woody Allen.
A mio avviso, e in questo scarso blog mi dispiace ma esplicito i miei punti di vista, il compromesso non è mai così ben esposto quanto in “Match Point”.
In questa prima pellicola londinese,  a cui farà seguito un più leggero “Scoop”, Allen si ripropone come regista dai toni drammatici. Diversamente dalle volte precedenti – vedi “Interiors” o “Settembre”, stavolta Allen viene accolto con piena soddisfazione sia dal pubblico che dalla critica.
Molti sottolineano le somiglianze con “Crimini e Misfatti”, montaggio alternato tra due storie che infine si incrociano trovando l'epilogo con un'amara conclusione della vita. La prima storia è molto forte e drammatica, interpretata da un Martin Landau in conflitto con la sua anima ma non desideroso di rinunciare a benessere e reputazione; la seconda storia, in parte comica, è recitata da Woody e Mia appoggiati dal sempre straordinario Alan Alda, concorrente usuale sia sul campo affettivo che lavorativo.
“Match Point” è una storia invece lineare, con una breve sequenza onirica verso la fine, che parla di un tennista irlandese arrivato a Londra in cerca di lavoro e di soldi. Incontra un rampollo di una ricca famiglia, ne sposa la sorella e conclude il suo scopo (lavoro e soldi).
Ma Allen ci ricorda che nel dramma della vita c'è sempre l'Amore e viceversa.
La fidanzata del rampollo è Scarlett Johansonn, superba nella prima apparizione con il vestito bianco attillato. Un'immagine unica, una scena che Woody girerà più volte per trovare l'esatto punto della perfezione. Ci riesce in pieno.
Scarlett fa perdere la testa al nostro protagonista antipatico, ma si rivela avere un carattere difficile, isterico e l'illusione di avere una moglie ricca e un'amante bellissima non può diventare reale.
Ed ecco che nell'Amore arriva il dramma della vita e delle sue scelte. Meglio stare con la donna che ami o con la donna che ti piace ma che ha un sacco di soldi? Beh, il nostro tizio sceglie la seconda opzione e la fine è tragica come l'inizio di “Crimini e Misfatti”.
La vita  e suo compromesso si riuniscono per donare forma alla nostra esistenza.
E' uno dei pochi film seri di Woody, non ci sono spazi per una battuta di spirito o per uno slancio di umorismo anche velato. E' un film bellissimo, girato con cura, un film teatrale. I personaggi sono pochi e sono inquadrati alla perfezione, gli attori pienamente in parte. La prima volta che Woody diventa Europeo, che torna indietro verso il suo grande amore per i drammi, che con un altro colpo di ala si stacca dalla filmografia precedente per creare un'altra parte della sua storia, crea un film semplice ma brutalmente reale.
Se non lo avete visto ne vale la pena, anche per coloro che non amano Woody Allen.
Scommetto che poi mi darete ragione

Buona visone