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sabato 10 novembre 2012

THE HOLIDAY - by Nancy Meyers

 
Jude Law non sa recitare.  Non è una affermazione soggettiva, è un dato di fatto
Il che comunque non esonera l’attore da essere un gran bel pezzo di maschio ed è forse questa l’unica ragione per cui è buona regola permettergli di continuare la sua carriera, dandoci l’occasione di assistere ad una proiezione dove almeno c’è qualcosa da vedere
Ieri sera ho visto “The Holiday” meglio conosciuto in Italia con il titolo idiota “L’amore non va in vacanza”.
In un Paese in cui è uso sciacquarsi la bocca con parole anglofone di cui forse solo una minima percentuale ne conosce il reale significato, sembra assurdo assistere allo smembramento dei titoli originali delle pellicole per tradurli necessariamente in Italiano, un italiano che talvolta fa veramente pena.
Il primo approccio con i film di Nancy Meyers è sempre controverso. La regista americana non riesce mai ad affascinarmi alla prima visione delle sue pellicole, lasciando comunque una porta aperta sulla seconda che usualmente avviene l’anno successivo, in DVD.
Erede e “sorella” decisamente minore della Grande e compianta Nora Ephron, Nancy Meyers ci offre quanto di meglio quando, stanchi o stressati, ricerchiamo nelle nostre videoteche un prodotto carino, ben confezionato, abbastanza brillante e di poco impegno. Il lieto fine è ovviamente d’obbligo.
La regista/sceeggiatrice ci offre tutto questo ed è bravissima a farlo: buon cast di attori, storie ambientate in posti idilliaci, sceneggiature abbastanza soddisfacenti e, soprattutto, case da sogno.
La casa. Immensa, luminosa, modernamente arredata, perfettamente pulita, come se l’avessero appena scartata dall’involucro che la avvolgeva.
Insieme a questo grande punto di forza, in “The Holiday”, dicevo, c’è anche Jude Law
 che compete con la casa in quanto ladro di sguardi.
Per fortuna le componenti femminili, Cameron Diaz e Kate Winslet, riescono a recitare – scontato dire chi recita meglio tra le due – e il film prende forma.

Ascoltando i dialoghi ci rendiamo però conto che il confronto Meyers-Ephron non ha scopo di esistere
Se la seconda riusciva nella perfetta armonia tra semplici battute e profondi dialoghi, la Meyers arriva a creare un paio di situazioni comiche in due ore, contornando il resto del film con dialoghi banali e storie fini a se stesse e prive di conclusioni
In “The Holiday” è buona la trovata del trailer che ritorna sempre nella mente della Diaz ad ogni situazione di crisi, la buffa “conference-call” tra Diaz-Law e Winslet, e la battuta, forse la migliore del film, con cui la bambina apostrofa la Diaz elegantemente vestita “Sembri la mia Barbie”
Per il resto è tutto un mix di trovate poco concrete, di cui già il primo accenno si può notare quando le donne, chattando per accordarsi sullo scambio casa, passano sul piano personale e l’americana chiede all’inglese quanti uomini ci fossero nel sua cittadina. Risposta: “Zero”.
Mi permetto di far riferimento all’incipit di questo scritto. Bene, considerato questo è ovvio pensare che quando la Diaz apre la porta forse all’unico uomo in circolazione se lo accaparra.
La risposta “Zero” non era certo appropriata dato che dopo qualche ora i due si ritrovano a fare all’amore. E non siamo nemmeno a metà film
Oltre ad altri buchi narrativi, la storia termina in maniera abbastanza ambigua. Ok, è l’Ultimo dell’Anno e tutti si ritrovano in Inghilterra felici e contenti a ballare e brindare. Ok, per ora è vacanza e dopo?
Il tema della distanza geografica era stato già stato giustamente toccato dai protagonisti che, consci del loro triste destino e incapaci di compiere un vero trasloco a causa dei legami familiari e lavorativi, dopo la vacanza dovranno dirsi definitivamente addio

Invece no (?). Non è chiaro se i due americani si trasferiranno in Inghilterra o se al contrario i fratelli anglosassoni si trasferiranno in California. Il film termina con un brindisi, forse alla speranza di restare uniti ma il dubbio rimane e la storia non è conclusa anche se lo sembra.
La vacanza è stata allungata, come il brodo per formare la storia
Da usare per una serata con il mal di testa: non prendete un cachet, prendete il DVD di “The Holiday”. E’ meno invasivo e potete guardare Jude Law

Buona visione